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Chi sono i nostri ragazzi e le nostre ragazze, quelli della cosiddetta Generazione Z? Li conosciamo davvero? Cosa fanno? Quali abitudini hanno? Cosa provano? Quali paure affrontano? Il libro “Chi sono? Io. Le altre. E gli altri” di Daniele Grassucci e Federico Taddia, attraverso un questionario erogato a circa 30mila ragazzi e ragazzi tra i 12 e i 17 anni prova a fare quello che si potrebbe chiamare “selfie generazionale“.

Quali le parole sulle quali riflettere?

Diversi sono i temi presi in esame dalla ricerca: amore, amicizia, corpo, credo, felicità, futuro, impegno, passioni, paure, rabbia, rivoluzioni e social. Temi che aiutano chi legge a comprendere questa generazione che, come sottolineano gli autori, è una “generazione stanca di essere raccontata da quelli che si definiscono adulti e che pensano di essere migliore, ma in fondo hanno lasciato in eredità un mondo più incasinato di quello che hanno trovato“.

Cosa succede dentro i social?

Uno dei capitoli che più incuriosisce è quello dei social, soprattutto da quando, con la pandemia, si sono sviluppati ancora di più mondi paralleli in cui vivono ragazzi e ragazze. Qual è il rapporto con lo smartphone? Cosa spaventa di più e cosa succede di “pericoloso” nelle città virtuali? Tante le domande alle quali hanno risposto “quelli della generazione Z”, il 33% dei quali accede a più di tre servizi di messaggistica istantanea in un giorno. Tra le cose più curiose emerse, la possibilità di diventare amici sui social che, per il 48% risulta essere difficile, mentre per un 45% assolutamente possibile, o la domanda sull’amore, difficile da far nascere sui social per il 56%, impossibile solo virtuale per il 25% e possibile per un 19%.

Ragazz* tra paure e speranze

Le pagine del libro dedicate alla parola paura mostrano come ciò che fa più paura per il 47% degli intervistati è “deludere i genitori”, seguito da “deludere me stess*” e “deludere gli/le amic*”. Per il 60% la pandemia ha portato nuove paure, e il 40% ha subito atti di bullismo almeno una volta.

Non mancano certo le passioni, nonostante gli adulti ripetano spesso il “dovresti avere una passione”. Il 72% dei ragazz* e delle ragazz* ce l’ha e il 44% sarebbe disposta a dedicare meno tempo ai social per curarla adeguatamente. Su tutte spicca la musica, il ballo, il suonare ma anche il leggere, come a voler smentire quello che si pensa dei “giovani di oggi”.

Chi sono quelli della generazione Z?

Leggendo le diverse risposte pubblicate si hanno conferme e sorprese rispetto a quello che ciascuno pensa di questa generazione che, scrivono gli autori nella parte finale, è “in grado di mettere in crisi tutte le altre generazioni e che si trova di fronte sfide mica da ridere: trovare lavoro, rivoluzionare la scuola, salvare il pianeta“.

E' analista, programmatrice e formatrice. Giornalista per passione, scrive quasi esclusivamente di tecnologia. Ma prima o poi cambierà tema. O forse no.

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Generazione Z: chi sono io, le altre e gli altri?