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Negli ultimi anni, grazie alle nuove direttive date dall’Unione Europea, le discipline STEAM sono diventate un importante elemento per l’innovazione della didattica, non solo per le tematiche affrontate, ma soprattutto per un approccio all’apprendimento molto laboratoriale e interdisciplinare. Conoscere quali strumenti possono essere utilizzati in supporto alla didattica diventa dunque molto importante.

Tra i diversi strumenti che negli anni sono stati testati e che hanno dimostrato di essere estremamente efficaci, troviamo Scratch.

Cos’è Scratch?

Scratch è un ambiente di programmazione progettato dall’MIT proprio per la didattica: infatti per poterlo utilizzare non è necessario conoscere un linguaggio di programmazione, né tanto meno saper scrivere un codice, ma piuttosto è necessario applicare regole di ragionamento logico e computazionale per ottenere dei risultati creativi.

La base di questo sistema è la programmazione a oggetti: le parti di codice che contengono le istruzioni sono rappresentate da blocchi colorati che, combinati tra loro, permettono diverse azioni.

A cosa servono i blocchi di Scratch?

I diversi blocchetti sono divisi in categorie, caratterizzate da funzioni differenti:

  • Movimento: muove gli oggetti e cambia gli angoli;
  • Aspetto: controlla la visibilità, i costumi e l’output;
  • Suono: esegue brani audio e sequenze audio programmabili;
  • Penna: è un supporto al disegno e alla grafica;
  • Variabili e liste: uso di variabili e assegnazione dei valori;
  • Situazioni: blocchi di gestione degli eventi e da porre come testata;
  • Controllo: istruzioni se e strutture ciclo/loop;
  • Sensori: sensori per gli Sprite e input utente;
  • Operatori: operatori matematici e booleani;
  • Altri blocchi: procedure personalizzate (funzioni) e controllo di periferiche.

Le istruzioni, una volta combinate, serviranno a guidare personaggi e gli oggetti della scena (sprite), per farli muovere, agire e interagire all’interno di un contesto (stage), permettendo così di creare storie interattive, videogames, opere d’arte o musicali e molto altro ancora!

Come usarlo nella didattica?

Questo strumento può essere utilizzato all’interno della didattica in diversi modi: non solo si presta a far conoscere in maniera divertente gli elementi base della programmazione, ma può essere anche utilizzato per apprendere in maniera ludica un argomento o testare le conoscenze o ancora dare spazio alla creatività di bambini e bambine.

Se vuoi approfondire l’utilizzo di questo strumento, consulta il portale di Scratch qui.

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Scratch, programmare divertendosi