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Trovare informazioni online è diventato sempre più facile: con pochi click riusciamo a raccogliere tutte le informazioni necessarie per una ricerca approfondita. Allo stesso tempo siamo però molto più soggetti alle fake news, ovvero notizie e informazioni false diffuse non solo per superficialità, ma a volte con l’intento di spostare l’opinione pubblica e, talvolta, condivise con l’obiettivo di recare un danno a qualcuno.

Esistono però delle buone pratiche che possono essere messe in pratica per smascherare una fake news. Vediamo insieme 8 semplici passaggi da seguire.

  1. Controllare il nome del sito

La prima cosa da fare è appunto controllare il nome del sito presente nell’indirizzo URL, proprio perché alcuni siti clickbaiting scimmiottano siti di informazione famosi. Un esempio è Il Fatto Quotidaino, magazine satirico che, ad una prima lettura veloce, può ricordare Il Fatto Quotidiano.

  1. Verificare l’identità delle persone che gestiscono il sito

Un sito di informazione affidabile dichiara in maniera esplicita chi lo gestisce e da chi è composta la redazione. Siti poco credibili spesso non contengono addirittura il nome del o della giornalista che ha scritto l’articolo, quindi in generale è bene diffidare di tutti quei siti che nascondono questo tipo di informazioni. Tuttavia, alcuni siti di disinformazione si tutelano legalmente dichiarando in piccoli disclaimer di essere solo un sito satirico e non una testata giornalistica.

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  1. Cercare informazioni sul dominio registrato

Il dominio di un sito web è l’indirizzo univoco che viene utilizzato per identificarlo su Internet. Ad esempio, il dominio di un famoso motore di ricerca è “google.com”. È possibile utilizzare uno strumento online chiamato whois.domaintools.com per scoprire chi e dove è stato registrato un dominio. Attenzione: l’Unione Europea impone rigide regole sulla registrazione dei domini, quando questi sono collocati al di fuori della UE è presente qualche procedura poco cristallina.

È importante aggiungere che alcuni domini sono però protetti dalla privacy e non rilasciano pubblicamente queste informazioni.

  1. Usare parole chiave nella barra di ricerca

A volte bastano pochi passaggi per ottenere i risultati desiderati: facendo una ricerca con il nome del sito e il termine “bufala”, si può velocemente scoprire se il dominio ha già pubblicato altri contenuti poco attendibili e quindi non è del tutto affidabile, o se altri siti più affidabili lo hanno già citato come fake news.

  1. Controllare le immagini e i video

Spesso ci dimentichiamo che anche i contenuti digitali come foto e video possono essere veicolo di informazioni false. Proprio per questo, una ricerca inversa per immagini permette di chiedere a un motore di ricerca di trovare dove è stata già pubblicata un’immagine online. Per fare ciò ci basta utilizzare Google Immagini o Google Lens.

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  1. Attenzione alle citazioni

Un altro passaggio da non sottovalutare è verificare l’identità delle persone citate negli articoli. Anche in questo caso basta fare una ricerca per scoprire che si tratta di persone che non esistono, ingannando con fantasiose storpiature di nomi, o che le persone citate non ricoprono effettivamente i ruoli indicati.

  1. Link ad altri siti

Spesso siti che condividono informazioni false fanno riferimento ad altri siti fasulli, alimentando così la popolarità di fake news. È quindi di fondamentale importanza controllare anche le citazioni a presunti siti di riferimento per accertarsi della veridicità delle informazioni.

Non sempre le fake news possono essere smascherate con solo questi otto passaggi, ma sicuramente si tratta di buone pratiche che se utilizzate nel quotidiano permettono di essere più consapevoli sulla veridicità delle informazioni.

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Disinformazione: come smascherare una fake news