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La Microbit è una piccola scheda elettronica che può essere utilizzata sia per avvicinarsi al coding che al mondo dei maker. Si può programmare con diverse tipologie di linguaggi, dal visuale tipo Scratch a quelli testuali usati dagli sviluppatori professionisti. E’ già dotata di alcuni sensori che permettono di realizzare piccoli esperimenti scientifici e di interagire con il mondo che ci circonda.

Quanto costa e com’è fatta?

Questo dispositivo hardware costa di base tra i 20 e i 25 euro, lo si può acquistare su diverse piattaforme digitali. Il prezzo inoltre può variare nel caso si acquisti un kit completo di accessori, tuttavia non sono necessari per iniziare a utilizzarla.

Il dispositivo misura 4×5 cm e nonostante queste dimensioni ridotte ha una struttura elettronica notevolmente strutturata. Utilizza un processore a 32 bit con core ARM Cortex-M0, 256 KB di Flash ROM, 16 KB di RAM.

Nella parte frontale troviamo:

  • Un display centrale, l’aspetto più evidente, costituito da 25 led di colore rosso.
  • Due pulsanti programmabili sui lati della matrice a led chiamati A e B;
  • Sul lato lungo inferiore, una striscia metallica dorata con dei fori da utilizzare per collegare a eventuali accessori (sensori, pulsanti, display, ecc).

Nella parte posteriore invece ci sono:

  • Il connettore al gruppo batterie (incluse nel kit base);
  • Un pulsante di RESET per riavviare la scheda;
  • Una presa microUSB;
  • Un’antenna Bluetooth Low Energy;
  • Sensori: accelerometro, magnetometro e termometro.

Come si programma

Microbit può essere programmata con diversi linguaggi: in Rete si trovano molti strumenti che ne supportano l’utilizzo quali Scratch, Tynker, C, C++, Javascript, Python, ecc.

I due principali strumenti di sviluppo resi disponibili dalla Micro:bit Educational Foundation sono Microsoft Makecode e Micropython. Il primo attualmente supporta due modalità di sviluppo, una visuale attraverso dei blocchi e una testuale con i linguaggi Javascript e Python (non compatibile con Micropython).

Ambedue gli strumenti si utilizzano online, pertanto non serve fare nessuna installazione. Basta un browser e una connessione internet, questo ci permette di utilizzare qualsiasi dispositivo (computer, tablet, smartphone).

Per tablet e smartphone inoltre sono presenti nei vari appstore delle applicazioni che semplificano la programmazione di Microbit con i dispositivi mobili.

Cosa possiamo realizzare?

Le applicazioni sono le più disparate:

  • coding
  • esperimenti scientifici
  • IoT, internet of things
  • robotica
  • elettronica

Per insegnanti o genitori?

Per entrambi. Gli insegnanti potranno usarla per fare esperimenti in classe utili ad avvicinare in modo divertente i ragazzi al coding per esempio. I genitori potrebbero passarci un po’ di tempo, sperimentando, provando, seguendo tutorial. Non è difficile, non bisogna essere informatici per usarla e, soprattutto, pubblicheremo diversi post in cui, con l’aiuto di altri autori, vi proporremo diversi tutorial. Intanto ecco un breve video della scheda in funzione, si tratta di un piccolo gioco realizzato durante un’attività laboratoriale.

Docente, formatore e facilitatore nel campo ICT. Cofondatore del coderdojo il Tione (Verona), si occupa da diversi anni di accompagnare bambini, ragazzi e adulti alla scoperta del mondo digitale in modo consapevole

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Microbit, tra coding ed elettronica