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Realizzare un podcast con i mezzi a disposizione oggi risulta davvero semplice, soprattutto per i nativi digitali. Non servono particolari tecnologie: un pc è già sufficiente per mettere insieme un prodotto di buona qualità. Certo, se ci muniamo di microfono, di un filtro antipop (ovvero una semplice tela che consente di limitare la pronuncia delle consonanti dentali) e di un mixer, possiamo ambire a un gran risultato, ma fermiamoci alle basi.

Possiamo raccontarci o parlare di qualsiasi tipo di argomento, narrare una storia, un fatto accaduto o, perché no, esprimere un nostro sentire, un nostro concetto, una tesi. Possiamo condurre la conversazione in autonomia o intervistando altre persone, integrando con musica e spezzoni dal cinema, oppure dedicarci a veri e propri talk.

boy singing on microphone with pop filter

Grazie alla sua semplicità, è chiaramente un ottimo strumento da utilizzare per l’insegnamento. Non solo perché è divertente ma perché trasforma le nozioni di approfondimento in materiale interessante. Ne è un grande esempio Focus, che dedica la propria sezione podcast a curiosità legate alla storia, dalle origini alla contemporaneità, un modo diverso per comprendere a fondo gli avvenimenti dei secoli trascorsi.

Una volta appreso come fare podcast, non pensate possa essere davvero una svolta didattica, per i nostri studenti, dedicarsi a ricerche e narrazioni formato podcast? In questi decenni si preparavano tesine su tesine, litigando anche con una certa frequenza con impaginazioni e stampanti. Oggi potremmo trasformare tutto in un formato udibile che risulta anche più sostenibile, e perché no, più pratico da correggere per il docente, ascoltandolo, magari, mentre ci si sposta da scuola a casa, o mentre si cucina.

woman in gray sweater sitting beside woman in gray sweater

E se, invece, li si realizzasse con l’obiettivo di superare il concetto di compiti per casa canonici, dando un twist ai doveri dopo l’orario scolastico? E se anche il docente preparasse, visto la mole degli argomenti del curricolo, degli approfondimenti da ascoltare a casa mentre si fa dell’altro, in sostituzione di lunghe e noiose pagine di testo da leggere? Forse, si potrebbe unire l’utile al dilettevole, per non parlare del riuscire a svolgere due attività contemporaneamente anche per i ragazzi, ottimizzando i tempi e ritagliandosi un po’ più di svago. Noi adulti sappiamo bene quanto le nozioni lascino il tempo che trovano, perché allora non aiutare i nostri ragazzi a sentirsi più leggeri dalla mnemonicità e teoria fine a se stessa? Lascio aperto il tema con lo scopo di rifletterci tutti su.

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Il podcast: come usarlo in classe?