Tempo di lettura: < 1 minuto

Molto si parla di STEM, ovvero delle discipline legate a “Science, Tecnology, Engineering and Mathematics”, tanto importanti nella scuole proprio perché consentono a ragazze e ragazzi di avvicinarsi a temi per i quali sembra che 6 studenti su 10 trovino difficoltà, nonostante siano considerate interessanti. Ma come approcciarle e perché?

Perché STEM?

Volendo partire dal perché proporre a ragazzi e ragazze progetti STEM, si può dire che queste stimolano il problem solving, ovvero la capacità di trovare soluzioni a problemi, e consentono di acquisire competenze legate all’intelligenza numerica, anche in modo precoce.

Un progetto da replicare: l’orto in 3D

Un progetto interessante, promosso dall’Istituto Ciuffelli-Einaudi di Todi e finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità per favorire l’approccio alle discipline matematico-scientifiche da parte dei giovani studenti italiani, è Erbolart 3D, che ha visto la ricostruzione di un orto botanico scolastico interamente con TInkercad.

Quattordici i giovani partecipanti al corso, articolato in 10 incontri interamente online e della durata complessiva di 40 ore, che si sono cimentati nella progettazione in 3D e nell’applucazione di tecnologie IoT.

In pratica i partecipanti hanno utilizzato specifici software volutamente selezionati tra quelli liberi e open source per realizzare dei modelli delle varie erbe, fiori e piante, da poter stampare anche in 3D. I ragazzi e le ragazze hanno così riprodotto tridimensionalmente l’orto delle erbe aromatiche e officinali esistente realmente presso la Cittadella Agraria e intitolato alla Strega di Matteuccia, una figura storica realmente esistita e con gli atti del processo per stregoneria, risalenti al XV secolo, conservati presso l’archivio comunale di Todi.

Oltre a questo hanno realizzato un blog tramite il quale narrare il percorso formativo, presentare i lavori realizzati e far comprendere ad altri le modalità di semplificazione e ricostruzione delle diverse piante.

I

E' analista, programmatrice e formatrice. Giornalista per passione, scrive quasi esclusivamente di tecnologia. Ma prima o poi cambierà tema. O forse no.